RECENSIONE DEL LIBRO VIVERE MILITARE EST VIVERE SIGNIFICA COMBATTERE
- di Federica Pittau  -


TRAMA

L'opera narrativa parla della vita di una giovane ragazza di nome Erin, partendo dalla sua nascita fino al compimento dei vent'anni.
 Il racconto si svolge inizialmente nel suo paesino di origine, per poi spostarsi dopo il diploma in città.
 L'obiettivo di Erin è quello di realizzare i suoi sogni nonostante ci siano delle diverse complicazioni nel corso della sua vita. 
L'ostacolo principale è il conflitto continuo con la madre, che fin dalla nascita non la riconosce come una figlia ma come un errore, cosa che la condizionerà fin quando non capirà che portare rancore la allontana dai suoi sogni. 
Si trova davanti a delle scelte molto importanti per il suo percorso, che la porteranno dal malessere fisico a quello psicologico.
 Costretta a vivere senza "affetto" da parte della madre e con il dolore dovuto alla perdita di alcuni pilastri della sua vita, decide di non abbandonare i suoi sogni e di continuare a combattere. 
Questo per dimostrare a sé stessa, ma soprattutto alla madre, di essere migliore e che nonostante tutto se ci si impegna davvero è possibile per chiunque essere una "brava" persona.

Autore: Federica Pittau
Titolo: Vivere Militare Est ( Vivere significa combattere)
Editore: Book Sprint
Pagine : 86
Pubblicazione: 2017

PROLOGO

"Mi sono sempre chiesta cosa ci riservasse la vita : se il nostro destino fosse già scritto e noi solo degli attori che si attengono inconsapevolmente ad un copione, oppure se noi , scelta dopo scelta, scriviamo la nostra storia. Non so esattamente tra le due quale sia la risposta a questa domanda, forse non lo sono entrambe. 
Ciò che so è che non tutti hanno avuto la possibilità di raccontare la propria storia.
Non so darvi una spiegazione a tutto questo, forse rimarrà una domanda che il genere umano continuerà a farsi, senza trovare una risposta.
Ma so che alla vita, per quanto breve o lunga possa essere, si può dare un senso; anche quando sembra non averne".


RECENSIONE 

Ed eccoci di nuovo qui cari lettori con una nuovissima recensione; inizierei ringraziando Federica Pittau per la copia digitale del suo libro.
Erin è una figlia che viene vista dalla madre come uno sbaglio e questo le creerà dei problemi a livello psicologico; e una profonda crisi d'identità.
Erin crescendo sente la sofferenza della madre e quindi decide di rifugiarsi in un mondo fatto di solitudine e di rifiuto della vita.
È un libro che si divide in tappe (le tappe della crescita di Erin).
Per queste ragioni Erin si ammala di anoressia; ma non vuole ammetterlo nemmeno a se stessa.
Si paragona a una dei fantastici 4 perché aveva sempre avuto il potere di diventare invisibile...
Erin crescerà con un numero di lutti che aumenta e portandosi avanti i suoi problemi alimentari e fisici.
L'anoressia si impossessa dell'anima di Erin e la fa crollare sempre più; ma purtroppo nessuno si accorge di quello che sta accadendo al suo corpo tranne (fortunatamente) ad una sua amica; che decide di rompere l'amicizia con Erin per farle capire che è arrivato il momento di curarsi e tornare a stare bene ma soprattutto è giunta l'ora di tornare a vivere.
Erin si troverà al bivio della sua vita e dovrà decidere se vivere e curarsi o morire; cosa sceglierà?
Beh cari lettori leggete assolatissimamente questo libro non ve ne pentirete.
Ho trovato questo libro davvero ben scritto; emozionante, che parla di un argomento che secondo me è ancora abbastanza tabù in Italia; inoltre penso sia un argomento di attualità perché il numero di ragazze anoressiche cresce giorno dopo giorno; e il nostro compito sarebbe di aiutarle.
Che dire cari lettori io mi voglio complimentare con Federica perché penso sia un capolavoro con la C maiuscola questo suo romanzo che consiglio a TUTTI VOI!!!!

VOTO:9,5

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