RECENSIONE DEL LIBRO L'INSANA IMPROVVISAZIONE DI ELIA VETTOREL
- di Anemone Ledger -



 Titolo: L'insana improvvisazione di Elia Vettorel
Autore: Anemone Ledger
Editore: Elison Publishing
Pubblicazione: Giugno 2017
Pagine: 168

TRAMA 

Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso.
La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?

RECENSIONE 

Inizierei ringraziando Anemone Ledger per la copia digitale del suo libro; ma soprattutto per la fiducia che ha riposto in me per la recensione del suo libro.
Il romanzo inizia con un dialogo tra Elia e lo psicologo della prigione che vuole conoscere i suoi atteggiamenti, pensieri e idee; ma soprattutto vuole conoscere la sua vita per capire come è arrivato a compiere un gesto così atroce come l'omicidio di una persona.
La calma del luogo lo rende molto nervoso; infatti Elia ha una prima brutta reazione così le guardie della prigione sono costrette ad intervenire a metterlo con la faccia contro il tavolo e le mani dietro la schiena.
Ed è proprio lì che Elia Vettore comincia a raccontare la sua vita o meglio la sua esperienza in un orfanotrofio (perché la madre l'ha abbandonato); un'esperienza brutta fatta di episodi di bullismo, di brutti soprannomi ma di piccoli fari di speranza dove una dolce suora si prendeva cura di lui.
Purtroppo Elia ha conosciuto solo quella realtà un luogo alquanto ostile dove ogni bambino deve imparare a crescere senza affetto e a cavarsela da solo.
Era un bambino molto molto sensibile e debole, veniva escluso da ogni attività e canzonato perché non era molto bravo in matematica e veniva chiamato "carota marcia" (perché aveva i capelli rossi e le lentiggini").
Essendo che non aveva nessun amico Elia Vettorel ha deciso di crearsi un amico immaginario di nome: Finn.
Ma voi vi starete chiedendo perché la madre di Elia ha deciso di farlo vivere in un orfanotrofio vero?
Beh cari lettori, non per egoismo; no anzi!!!
Ha deciso di farlo vivere in orfanotrofio perché vuole salvaguardarlo da un padre violento; ma quando Elia compirà 8 anni la madre tornerà a prenderlo; e così Elia avrà una vera e propria famiglia.
Ma dopo andrà tutto bene?
Purtroppo cari lettori no; il passato di entrambi si fa sentire e anche questo ha contribuito a portare Elia a uccidere una donna.
E poi cosa succederà?????
Beh cari lettori lo scoprirete solamente leggendo questo libro!!!
Devo dire che il libro mi è piaciuto moltissimo perché Anemone Ledger è stata davvero molto molto brava a costruire la trama che è fitta di dettagli che vengono svelati pagina dopo pagina; è una storia intrigante con un ritmo sempre più incalzante che incute nel lettore una tale curiosità che non è più in grado di staccarsi dal romanzo.
Penso inoltre che Anemone è stata anche molto brava nel rendere comunque il testo omogeneo nonostante i cambi frequenti di ricordi, periodi e personaggi; oppure di dialoghi diretti o di dialoghi tra Finn e Elia.
Genere molto particolare e fresco; vi consiglio assolutamente di provare a leggere questo romanzo.


VOTO: 8 

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